19 ottobre 2011

Dannazione - Chuck Palahniuk


Questo è il Palahniuk che volevo leggere da anni. Non nella sua forma migliore, ma ancora molto ispirato. Dannazione è un incrocio tra un moderno Inferno dantesco e l’aldilà dipinto da Tim Burton in Beetlejuice, con morti in tenuta da football che lavorano dentro call center infernali e demoni che divorano in eterno le anime dannate. La fervida fantasia di Chuck sguazza letteralmente nei liquami infernali descrivendo paesaggi, passatempi e leggi che regolano il luogo della dannazione eterna, con tanto di chat room a luci rosse ed interviste telefoniche. Ritorna anche il topic - tanto caro a Palahniuk – di anonimi impiegati di call center che parlano con perfetti sconosciuti prospettando loro di smettere di soffrire tramite il suicidio (tematica già centrale in Survivor), ma la chiave di tutta la narrazione è più divertente e divertita del solito, diciamo quasi più Christopher Moore che il Palahniuk disincantato di Fight Club o quello vendicativo di Invisible Monsters.