L’esca principale di questo film
è l’essere stato prodotto (e pubblicizzato) da Sam Raimi con la Ghost House
Pictures, quando il regista è in realtà il danese Ole Bornedal, semisconosciuto
in Italia senza lode né infamia (regista tra l’altro del buon thriller Nightwatch e produttore di Mimic). La trama principale di The Possession presenta un plot del
tutto simile a Drag Me To Hell di
Raimi, prodotto dalla stessa Ghost House Pictures: la famiglia
felice medio borghese, l’irruzione di uno spirito maligno (ebreo qui, il Dybbuk,
gitano nella pellicola di Raimi, con la vendicativa Lamya), una ragazza che
viene posseduta e tormentata da visioni orripilanti e l’esorcismo finale per
tentare di liberarla. Il problema è che The
Possession si rivela essere solo una copia sbiadita di Drag me To Hell. Al di là della mancanza di quell’umorismo di fondo
che contraddistingue le pellicole di Raimi (già a partire dal mitico
capostipite Evil dead alias La Casa), il film risulta come un’occasione
sprecata. Tanti spunti interessanti non vengono sfruttati a dovere, dando un’idea
generale di un progetto non del tutto sviluppato e portato a compimento. La mancanza di una morale di fondo, inoltre, rende difficile l'identificazione dello spettatore, facendo affievolire la partecipazione emotiva. L'idea geniale di un film come Drag me To Hell stava nel riuscire a portare lo spettatore a condividere la scelta discutibile che la protagonista fa all'inizio, che si rivela poi catastrofica. La spinta emotiva in quel caso era data dalla tematica sociale della disoccupazione e dell'essere pronti a tutto pur di fare carriera. The Possession gioca invece sulla metafora del divorzio e delle difficoltà che questo porta ai membri della famiglia, ma senza che l'elemento orrorifico dipenda direttamente dai personaggi o dalla moralità delle loro azioni. Questo sminuisce parecchio il parallelo tra possessione diabolica e problemi dei figli causati dal divorzio, in quanto i due eventi non sono collegati in alcun modo.
28 ottobre 2012
The Possession – Ole Bornedal
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21 ottobre 2012
Invisible Monsters Remix: Aggiornamenti
La data ufficiale di uscita per Invisible Monsters Remix tradotto in italiano non è ancora stata rilasciata, ma nel
frattempo l’edizione inglese è arrivata nelle nostre librerie. Se vedete qualcuno
che legge un libro saltando di continuo da una pagina all’altra, marcando ogni
pagina con una matita e muovendo uno specchio lungo le pagine, è probabile che stia
leggendo proprio questo libro. Remix
è stato pubblicizzato come una ‘riedizione del romanzo originale, con nuovi
elementi di design e la re-integrazione di parti originali tagliate al momento
della prima edizione’. Ecco in cosa consistono davvero gli elementi di novità
di questa edizione:
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