28 ottobre 2012

The Possession – Ole Bornedal


L’esca principale di questo film è l’essere stato prodotto (e pubblicizzato) da Sam Raimi con la Ghost House Pictures, quando il regista è in realtà il danese Ole Bornedal, semisconosciuto in Italia senza lode né infamia (regista tra l’altro del buon thriller Nightwatch e produttore di Mimic). La trama principale di The Possession presenta un plot del tutto simile a Drag Me To Hell di Raimi, prodotto dalla stessa Ghost House Pictures: la famiglia felice medio borghese, l’irruzione di uno spirito maligno (ebreo qui, il Dybbuk, gitano nella pellicola di Raimi, con la vendicativa Lamya), una ragazza che viene posseduta e tormentata da visioni orripilanti e l’esorcismo finale per tentare di liberarla. Il problema è che The Possession si rivela essere solo una copia sbiadita di Drag me To Hell. Al di là della mancanza di quell’umorismo di fondo che contraddistingue le pellicole di Raimi (già a partire dal mitico capostipite Evil dead alias La Casa), il film risulta come un’occasione sprecata. Tanti spunti interessanti non vengono sfruttati a dovere, dando un’idea generale di un progetto non del tutto sviluppato e portato a compimento. La mancanza di una morale di fondo, inoltre, rende difficile l'identificazione dello spettatore, facendo affievolire la partecipazione emotiva. L'idea geniale di un film come Drag me To Hell stava nel riuscire a portare lo spettatore a condividere la scelta discutibile che la protagonista fa all'inizio, che si rivela poi catastrofica. La spinta emotiva in quel caso era data dalla tematica sociale della disoccupazione e dell'essere pronti a tutto pur di fare carriera. The Possession gioca invece sulla metafora del divorzio e delle difficoltà che questo porta ai membri della famiglia, ma senza che l'elemento orrorifico dipenda direttamente dai personaggi o dalla moralità delle loro azioni. Questo sminuisce parecchio il parallelo tra possessione diabolica e problemi dei figli causati dal divorzio, in quanto i due eventi non sono collegati in alcun modo.

21 ottobre 2012

Invisible Monsters Remix: Aggiornamenti



La data ufficiale di uscita per Invisible Monsters Remix tradotto in italiano non è ancora stata rilasciata, ma nel frattempo l’edizione inglese è arrivata nelle nostre librerie. Se vedete qualcuno che legge un libro saltando di continuo da una pagina all’altra, marcando ogni pagina con una matita e muovendo uno specchio lungo le pagine, è probabile che stia leggendo proprio questo libro. Remix è stato pubblicizzato come una ‘riedizione del romanzo originale, con nuovi elementi di design e la re-integrazione di parti originali tagliate al momento della prima edizione’. Ecco in cosa consistono davvero gli elementi di novità di questa edizione: