The Last Will and Testament of Rosalind Leigh è un horror
psicologico che si regge su un solo attore, Leon, più la grande protagonista
silenziosa dell’intera vicenda: la splendida casa barocca traboccante di
oggetti sinistri ed icone sacre che viene lasciata in eredità al protagonista
dalla madre deceduta. Arrivato sul posto con l’intento di decidere cosa fare
dell’eredità, l’uomo comincia a ricordare il passato vissuto con la madre
fanatica, che ha cercato di renderlo un credente fino al giorno in cui lui se
n’è andato e non è più tornato indietro. Mentre si aggira per la casa facendo
l’inventario degli oggetti si rende conto che la madre ha voluto lasciargli un
ultimo messaggio, nascosto in una serie di indizi attorno a lui. Dopo aver
trovato un’audiocassetta che spiega come mettersi in contatto con i morti,
turbato anche dalla scoperta che la casa fosse stata il ritrovo di una setta di
fanatici religiosi devoti agli angeli, di cui la madre stessa era membro, Leon
cerca di comunicare con lei. Comincia quindi ad essere tormentato dalle
presenze che avevano afflitto anche la madre in quella casa, fino a portarla
alla morte. Ma quanto di quello che lui vede o sente è reale e cosa invece è
frutto della sua psiche, resa fragile dal lutto e dal senso di colpa? La madre
cercava forse di renderlo un credente in modo che le fede potesse proteggerlo
da qualcosa di più oscuro?
9 novembre 2013
25 agosto 2013
The Canyons - Paul Schrader, Bret Easton Ellis
The Canyons, ultimo lavoro di Paul Schrader scritto e sceneggiato da Bret Easton Ellis, delude le (mie) aspettative. Nonostante una buona prova attoriale – anche da parte del porno attore James Deen, qui per la prima volta alle prese con un film dove la recitazione conta più delle dimensioni anatomiche, ed una Lindsey Lohan che interpreta senza grosse difficoltà un’ex modella dedita al sesso di gruppo – qualcosa non convince. La regia di Paul Schrader funziona, la sceneggiatura di Bret Easton Ellis meno. Il film può contare su attori bravi, una messa in scena patinata al punto giusto e una colonna sonora azzeccata, ma tutto avviene senza spessore. I personaggi sono sottili come figure di carta. A livello stilistico il film non di discosta
molto da The Informers, anche quello
scritto da Bret Easton Ellis e tratto da un suo romanzo di successo: dialoghi
lunghi e statici, discorsi che si avvitano su loro stessi, processi alle
intenzioni. Ma se i personaggi di The
Informers avevano un’evoluzione e riservavano qualche sorpresa, i
protagonisti di The Canyons sono bidimensionali, uguali a loro stessi dall’inizio alla fine. L’ostentato
decadentismo dei costumi sessuali rappresentati vuole suggerire l’idea che i
giovani dello star system contemporaneo conducano uno stile di vita improntato
ad un modernismo sterile, inteso solo come accettazione del sesso come fulcro
di ogni tipo di relazione umana, dall’amore al lavoro. Ovvero lo stesso messaggio che Bret Easton Ellis ha voluto dare
dei giovani di Los Angeles dagli anni ’80 di Meno Di Zero ad oggi. Niente di nuovo sotto il sole, insomma. Se
Ellis avesse potuto fare qualcosa per rinnovarsi, pur conservando il suo stile
e le sue tematiche, qui non l’ha fatto. Il film è confezionato con cura, ma non dice e non regala niente di
nuovo a parte le tette della Lohan. Il problema di fondo è che la storia
procede su un unico binario, come una specie di soap opera con scene di nudo ed
una buona fotografia. I cinque protagonisti hanno tutti fatto sesso tra di loro ed ognuno ama quello che sta con un altro. Il climax massimo si raggiunge con un omicidio scopiazzato da American Psycho (un altro dei romanzi di
Ellis), senza portare però a nessuna
conseguenza per il suo autore.
23 giugno 2013
Tulpa - Federico Zampaglione
Libera il tuo Tulpa, ripete come
un mantra Nuot Arquint, nel ruolo del proprietario di un misterioso club
privato. Arrenditi al tuo Tulpa. Non c’è altro modo di sciogliere il nodo che
blocca la tua vita. Tulpa è, secondo
la filosofia tibetana, la parte segreta di noi stessi, quella che si tiene
nascosta, in attesa di essere liberata per esprimere e liberare la nostra vera
essenza. Allo stesso modo gli iscritti al club si spogliano della loro identità
sociale e danno sfogo ai loro istinti, guidati e protetti dall’anonimato
garantito dal guru Kiran. Fino a quando un assassino non comincia ad ucciderli
uno ad uno nei modi più crudeli, stringendo un cerchio attorno a Claudia
Gerini.
26 maggio 2013
Le Streghe di Salem – Rob Zombie, B.K. Evenson
Heidi Hawthorne vive a Salem, ha
lunghi rasta biondi ed è una dj della radio WKXB. Ha un labrador che la adora,
un passato da tossicodipendente che le è costato la morte del suo migliore
amico e tre colleghi affezionati che vegliano su di lei affinché non ricada
nella sua dipendenza. Sorvolando sul fatto che i colleghi vengano dipinti come i
protagonisti del film Boogie Nights
di Paul Thomas Anderson, il quadro sembra idilliaco. Ma purtroppo Heidi è anche
una discendente del reverendo John Hawthorne, che centinaia di anni prima aveva
mandato al rogo una congrega di streghe sul punto di far nascere il figlio del
diavolo. Così, come nella più classica delle fiabe, Heidi riceve alla radio un
regalo che non è quello che sembra: non una mela, non un arcolaio dal fuso
appuntito, ma una scatola di legno con incisi strani simboli, che contiene un
disco in vinile di un gruppo chiamato Le Streghe. Inutile dire che la decisione
di farlo ascoltare in diretta durante la sua trasmissione radiofonica sarà una
pessima idea. Ed è qui che la fiaba finisce e comincia lo splatter più estremo,
fatto di visioni orribili, essere sanguinolenti e mostruosi che cercano di
possederla e vicine di casa invadenti che cercano a tutti i costi di farle bere
del tè rilassante.
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25 marzo 2013
Chuck Palahniuk: Doomed, Beautiful You, Make Something Up
Mentre latita ancora una release in lingua italiana per
Invisible Monsters Remix, Chuck Palahniuk annuncia dal suo sito ufficiale di
aver scritto ben tre nuovi romanzi, che faranno la loro comparsa sugli scaffali
delle librerie americane nel mese di Ottobre. Dei prossimi tre anni.
Nell’ordine:
Ottobre 2013 vedrà l’uscita di Doomed, il preannunciato
sequel di Dannazione, di cui potete trovare la trama qui
Ottobre 2014 sarà la volta del romanzo Beautiful You: la
trama non è ancora stata rivelata, ma dai primi indizi sul sito ufficiale dell’autore
dovrebbe trattarsi di un thriller comico / erotico, un mix tra Cinquanta
Sfumature di Grigio e Sex and the City mescolato al genere fantasy.
Ottobre 2015 farà la sua comparsa Make Something Up, una
raccolta di racconti brevi – molti dei quali già apparsi sull’edizione
americana di Playboy – come già La scimmia pensa, la scimmia fa e Portland
Souvenir.
Presto nuovi aggiornamenti.
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tre
19 gennaio 2013
Ai Piani Bassi - Margaret Powell
Ai Piani Bassi è il libro di memorie di Margaret Powell, primogenita
di una povera famiglia inglese ai primi del Novecento. Segnata da un destino
che la accompagnerà per tutta la vita, Margaret comincia fin da piccola a
cucinare, pulire e prendersi cura dei suoi fratelli, mentre i genitori sono a
lavoro. A quindici anni abbandona suo malgrado la scuola ed il sogno di
diventare un’ insegnante, per andare a lavorare come sguattera presso una ricca
famiglia aristocratica. Da questo momento comincerà a passare da una famiglia
all’altra, mostrando il cambiamento sociale dal suo punto di vista lungo l’arco
di tutta la sua vita lavorativa a servizio dell’aristocrazia dagli anni ‘20
alla metà del secolo. L’autrice racconta di grandi case dove la servitù viveva
relegata ai piani bassi delle case, i padroni erano ‘quelli di sopra’ ed i due
gruppi sociali non venivano mai a contatto, se non tramite camerieri e
bambinaie a cavallo di una labile linea di confine che li faceva sentire
migliori di cuochi, giardinieri e donne delle pulizie. Nell’ universo
determinato da questi tre gruppi sociali, Margaret racconta storie di vita
passata in scantinati fatiscenti, dormendo in stanza umide tra insetti e vecchi
mobili riciclati, muovendosi attraverso scale e porte destinate alla sola
servitù per non incrociare mai i padroni di casa, evento ritenuto
disdicevole e fonte di grosso imbarazzo.
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