The Last Will and Testament of Rosalind Leigh è un horror
psicologico che si regge su un solo attore, Leon, più la grande protagonista
silenziosa dell’intera vicenda: la splendida casa barocca traboccante di
oggetti sinistri ed icone sacre che viene lasciata in eredità al protagonista
dalla madre deceduta. Arrivato sul posto con l’intento di decidere cosa fare
dell’eredità, l’uomo comincia a ricordare il passato vissuto con la madre
fanatica, che ha cercato di renderlo un credente fino al giorno in cui lui se
n’è andato e non è più tornato indietro. Mentre si aggira per la casa facendo
l’inventario degli oggetti si rende conto che la madre ha voluto lasciargli un
ultimo messaggio, nascosto in una serie di indizi attorno a lui. Dopo aver
trovato un’audiocassetta che spiega come mettersi in contatto con i morti,
turbato anche dalla scoperta che la casa fosse stata il ritrovo di una setta di
fanatici religiosi devoti agli angeli, di cui la madre stessa era membro, Leon
cerca di comunicare con lei. Comincia quindi ad essere tormentato dalle
presenze che avevano afflitto anche la madre in quella casa, fino a portarla
alla morte. Ma quanto di quello che lui vede o sente è reale e cosa invece è
frutto della sua psiche, resa fragile dal lutto e dal senso di colpa? La madre
cercava forse di renderlo un credente in modo che le fede potesse proteggerlo
da qualcosa di più oscuro?