18 dicembre 2011

1921: Il Mistero di Rookford - Nick Murphy

Il mistero di Rookford in una parola: delusione. In due: occasione sprecata. Un film che non ha nulla di nuovo da dire, troppo lungo e così lento da sembrarlo ancora di più, fatto con varie parti viste e riviste in altri film, però assemblate male. Spaventi “a gratis” (la faccia mostruosa che sbuca fuori di colpo con un sonoro BUUU! che esce a 200 decibel dalle casse) ma completamente decontestualizzate, che non aggiungono niente alla narrazione ma anzi sottraggono credibilità ad una trama già debole. Se voglio questo tipo di spavento mi guardo uno dei centinaia di video “scary pop up” su YouTube e ho risolto in sessanta secondi. Se un film è una lentissima commedia che si trascina per quasi due ore senza che accada quasi niente, due o tre di questi spaventi messi qui e lì servono solo a svegliare lo spettatore che si è addormentato sulla poltrona, solo per poi farlo ricadere nel sonno per i trenta minuti seguenti.

Purtroppo non bastano bravi attori, una buona fotografia nei toni del blu e dell’azzurro (Barry Lyndon batti un colpo se ci sei) ed un’ambientazione a regola d’arte (una magione vittoriana adibita a collegio maschile in mezzo alla campagna) per fare un buon film di fantasmi, se alle premesse valide non segue la sostanza che ci si aspetta. Senza poi parlare del finale, che non voglio rovinare a nessuno. Dico solo però che dovrebbe esserci un limite legale alla quantità di cose che si possono imputare alla rimozione dei ricordi, perché il deus ex machina dell’amnesia è ormai un canovaccio così abusato e ridicolizzato da non poter reggere, da solo, l’impianto di un intero film in un modo così incoerente. Da un inizio che fa ben sperare, si scivola in breve – e purtroppo per molto tempo – nella noia e nel deja-vu. Potete tranquillamente evitare di vedere questo film se avete già visto: the Orphanage, the Others, the Haunting, le Verità nascoste…and many more. Sbadiglio.

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