3 dicembre 2011

Trauma - Patrick McGrath

Nei romanzi di McGrath c’è sempre uno psichiatra che gravita intorno alla narrazione. In questo caso, però, ne è il protagonista assoluto. Charlie ha un matrimonio fallito alle spalle, è l’amante clandestino della sua ex moglie e vede sua figlia meno di quanto vorrebbe, mentre intrattiene una relazione con una donna fragile e bisognosa di attenzioni che ha conosciuto in un bar. I traumi repressi dei pazienti che ha in cura si mescolano ai suoi e a quelli delle persone che fanno parte della sua vita, in uno spaccato mentale che cerca di far luce sull’inconscio e sulla verità sepolta sotto alla memoria. Ma Charlie è equilibrato e superiore agli altri in virtù della sua conoscenza dei meccanismi mentali, o un semplice paranoico? Il motivo per cui il suo matrimonio è fallito è stato un suo errore o una fatalità inevitabile?

E soprattutto: c’è una cospirazione familiare ordita contro di lui o si tratta solo di una proiezione delle sue insicurezze nei confronti del fratello e dei genitori? McGrath, vero e proprio figlio d’arte, ci permette di guardare la realtà con gli occhi di uno psichiatra, dandoci una chiave di lettura per tutti quegli strati di verità e memorie represse che la gente comune non sa vedere, ma che secondo la psichiatria stanno alla base delle nostre azioni e dei nostri comportamenti. Il rischio di cercare sempre più in profondità è però quello di non essere più capaci di riemergere e vedere le cose per quelle che realmente sono.

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